L’uso della radio Vhf

21 Dicembre 2023
Postato da: Editor DY

10 errori da evitare quando si usa la radio Vhf in crociera

 

 

 

ra i sistemi di comunicazione che si utilizzano su una barca a vela da crociera c’è la radio Vhf, apparecchio fondamentale per chiamare la Guardia Costiera in caso di difficoltà o emergenza, avvisare un porto dell’arrivo imminente o mettersi in contatto con altri naviganti per un saluto, la condivisione di informazioni o evitare possibili collisioni. Non a caso il Vhf, qui in Italia, è obbligatorio per chi naviga oltre le 6 miglia dalla costa. La radio Vhf marina è un sistema di comunicazione mondiale utilizzato da navi e yachts ma anche dai mezzi aerei, come aeroplani ed elicotteri. Si tratta di un metodo di comunicazione bidirezionale, ossia che invia e riceve messaggi tramite onde radio Vhf ad altissima frequenza. In genere, i velisti e diportisti professionisti, gli aviatori e i sorveglianti terrestri utilizzano queste frequenze per motivi di sicurezza e trasparenza. Un Vhf portatile ha in media una portata di circa 9 miglia, mentre uno a installazione fissa di circa 14 miglia. ma la posizione geografica da cui si comunica così come le condizioni meteorologiche possono aumentare o ridurre questi valori.

La radio Vhf ha una sua etichetta che va rispettata

Quando si inizia a navigare e si riceve accesso a questi canali e dispositivi, è fondamentale agire con rispetto di alcune regole d’uso e seguire le migliori pratiche. Esaminiamo allora alcuni errori comuni da evitare quando si utilizzano le frequenze radio Vhf a bordo di una barca a vela durante una crociera.

01. Non ascoltare chi sta parlando prima di parlare

Tra tutte le pratiche standard della radio Vhf, questa è quella da tenere bene a mente. I canali Vhf seguono infatti una certa etichetta ed è necessario prestare attenzione a ciò che si dice e si fa. Quando vi unite a un canale, prendetevi del tempo per fare una pausa e ascoltare le conversazioni in corso prima di intervenire. Evitate di interrompere le persone o di parlare sopra di loro e aspettate che ci sia un vuoto nella conversazione prima di intervenire.

02. Parlare senza identificarsi alla radio Vhf

C’è un motivo se la vostra barca ha un nome. Quando iniziate a parlare, assicuratevi di presentarvi con il nome o il nominativo della vostra imbarcazione. Il nominativo di un’imbarcazione è una speciale combinazione di lettere e numeri utilizzata per localizzarla e comunicare con essa via radio. I gruppi di regolamentazione assegnano alle imbarcazioni dei nominativi per facilitare le conversazioni via radio.

03. Fare messaggi troppo lunghi

Quando si parla alla radio Vhf mentre si è in barca, i messaggi devono essere brevi e chiari. Assicuratevi che le conversazioni siano concise ed evitate discussioni fuori tema o troppo lunghe. Se state cercando di comunicare con un amico, impostate un altro canale su cui parlare. Assicuratevi però che non sia destinato alle emergenze o alle richieste di soccorso. Tenete presente che tutte le barche usano gli stessi canali, quindi i vostri messaggi devono essere brevi (meno di 3 minuti) e riservati a scopi importanti. Per raggiungere il vostro amico potete usare il nome della sua imbarcazione e l’indicativo di chiamata. Se non conoscete il nome dell’imbarcazione, evitate di menzionare il suo nome personale. Chiamatelo invece sul suo cellulare. Tenete sempre aperto il canale 16 per le emergenze. E sappiate che se abusate dei canali, la Guardia Costiera probabilmente vi dirà di smettere.​

04. Utilizzare il canale sbagliato

La frequenza nazionale di emergenza, sicurezza e chiamata è il canale 16. Pertanto le navi e gli yachts devono sintonizzarsi su questo canale per gli aggiornamenti essenziali sulla sicurezza e l’assistenza di emergenza. Il canale 16 è monitorato dagli operatori radio commerciali per i pericoli della Guardia Costiera, gli aggiornamenti dei cosiddetti “Navaid”, ossia gli aiuti alla navigazione, gli avvisi meteo e i messaggi alle imbarcazioni. Proper tutte queste ragioni il canale 16 non deve mai essere utilizzato per conversazioni che non riguardino la sicurezza o le emergenze.

Per le comunicazioni tra barca e barca è meglio usare i canali 6, 8, 72 o 77. Da ricordare anche che le Capitanerie di Porto utilizzano il canale 9.

05. Premere il pulsante di trasmissione quando non si parla

Non è raro che si tenga accidentalmente premuto il pulsante di trasmissione dopo aver finito di parlare al Vhf. In questo modo, però, si produce un terribile rumore attraverso i canali aerei. Per evitare danni alla radio e per proteggere le orecchie degli altri diportisti, assicuratevi di premere il pulsante di trasmissione solo quando state parlando.

06. Non dire “passo” quando si è finito di parlare

Dicendo “passo” alla fine del discorso si fa capire agli altri che si è finito di parlare e si è in attesa di una risposta. La comunicazione è fondamentale quando si usa la radio Vhf per le imbarcazioni, e se non si richiede necessariamente una risposta, si può dire “chiudo”.

Se invece avete bisogno di contattare un’altra imbarcazione:

  • Pronunciate il suo nome 3 volte e menzionate la vostra imbarcazione una volta.
  • Se non ricevete risposta, aspettate 2 minuti prima di riprovare.
  • Non chiamate la stessa imbarcazione per più di 3 volte e aspettate almeno 15 minuti dopo il terzo tentativo fallito di contattare la persona.

07. Lasciare che i bambini inesperti usino la radio

Se il bambino che naviga a bordo conosce i protocolli radio marini e li prende sul serio, non dovrebbe avere problemi a usare la radio. Tuttavia, non si tratta di un giocattolo e i bambini non dovrebbero trattarlo come tale. È bene evitare anche di usare un linguaggio scurrile. Inoltre, effettuare chiamate di emergenza per scherzo è illegale e severamente punito.

08. Usare il Vhf senza l’apposita licenza

Può utilizzare il Vhf solo chi è in possesso di una Licenza di esercizio Rtf che viene rilasciata dal ministero delle Comunicazioni: la radio installata a bordo di un’imbarcazione è a tutti gli effetti una “stazione” che, come tale, ha un proprio Nominativo Internazionale composto da due lettere “IY” oppure “IZ”, seguite da un numero che varia da unità a unità. Quindi per poter utilizzare il Vhf almeno un membro dell’equipaggio deve essere in possesso del Certificato di operatore, conosciuto come “patentino”, sempre rilasciato dal ministero delle Comunicazioni.

10. Usare il “gergo radiofonico” dei film

I film e i programmi televisivi spesso esagerano le conversazioni radiofoniche al Vhf. Pertanto, ripetere un linguaggio e delle frasi che avete sentito una sola volta non è saggio. Assicuratevi di imparare invece il corretto gergo della comunicazione nautica prima di partire.

09. Non controllare i dispositivi radio prima di partire

I velisti in crociera dovrebbero controllare regolarmente le radio di bordo per assicurarsi che funzionino correttamente. Le radio infatti si usurano a causa dell’uso costante e dell’esposizione a condizioni difficili. Pertanto, prima di mollare gli ormeggi durante la check list, è essenziale controllare che ricetrasmettitore, microfono, altoparlante e alimentazione non presentino problemi.

In conclusione

Finché vi atterrete alle migliori pratiche per la radio Vhf marina e eviterete gli errori menzionati in questa guida, dovreste essere pronti a usare la vostra radio con facilità per godervi al meglio e in sicurezza la vostra crociera a vela.

Fonte: blog.marenauta.com